Divine Creature

ll progetto fotografico “Divine Creature” è incentrato sul tema della disabilità, vista attraverso la lente dell’arte pittorica sacra.
Si tratta infatti di ricreare quadri famosi raffiguranti capitoli della nostra vita religiosa come, ad esempio, l’Annunciazione di Beato Angelico, avvalendosi di fotomodelli portatori di handicap scelti,
all’interno di un percorso volto alla scoperta e valorizzazione del sacro, nei centri che ospitano ragazzi disabili. Quest’ultimi infatti molto spesso sono animati da un sentimento religioso vivissimo e perfettamente lucido, capace di risvegliare nella comunità forti emozioni: di riportare continuamente l’attenzione di tutti sul profondo significato del Cristo col suo amore incondizionato nei confronti dei bisognosi.

Questa idea ha quindi il fine di vivificare le coscienze e conti nuare a porre in prima linea l’attenzione verso i più deboli, ovvero coloro che risultano essenziali per un corretto sviluppo dell’umanità; del senso stesso – e più alto – di definirsi “creature di Dio”. Troppo spesso infatti la nostra società, coi suoi ritmi disumani, tende a cancellare gli “ultimi” e a far emergere solo ed esclusivamente i “vincenti”, nonostante il Cristo abbia dedicato la maggior parte delle sue attenzioni proprio ai più deboli, operando miracoli persino di sabato e pagando perciò un tributo altissimo.

ll percorso di ri-creazione di famosi quadri sacri comprende così le tappe fondamentali della vita del Cristo, dall’Annunciazione fino alla Resurrezione, così da rappresentare un vero e proprio excursus religioso e filosofico, capace di offrire a chi guarda una gamma di emozioni e di impressioni variegata ecompleta. A tal fine, al progetto si è affiancato Leonardo Baldini, professionista da sempre impegnato nel mondo della disabilità e, proprio per questo motivo, scelto come fotografo della mostra. Il suo intervento darà vita e forma fotografica ai quadri d’origine, assieme a tutto lo staff di Stranemani International e al suo stesso ideatore, Adamo Antonacci, ma anche allo storico staff del Larione 10 al fine di creare un making of della mostra e un documentario incentrato proprio sullo speciale sentimento religioso che così spesso anima i ragazzi portatori di handicap.

Tutto ciò con la viva speranza di riuscire a indurre la comunità alla riflessione e al dibattito. Alla crescita in sintesi, di un nuovo e più acuto spirito critico e sociale.ll progetto fotografico “Divine Creature” è incentrato sul tema della disabilità, vista attraverso la lente dell’arte pittorica sacra.
Si tratta infatti di ricreare quadri famosi raffiguranti capitoli della nostra vita religiosa come, ad esempio, l’Annunciazione di Beato Angelico, avvalendosi di fotomodelli portatori di handicap scelti,
all’interno di un percorso volto alla scoperta e valorizzazione del sacro, nei centri che ospitano ragazzi disabili. Quest’ultimi infatti molto spesso sono animati da un sentimento religioso vivissimo e perfettamente lucido, capace di risvegliare nella comunità forti emozioni: di riportare continuamente l’attenzione di tutti sul profondo significato del Cristo col suo amore incondizionato nei confronti dei bisognosi.

Questa idea ha quindi il fine di vivificare le coscienze e conti nuare a porre in prima linea l’attenzione verso i più deboli, ovvero coloro che risultano essenziali per un corretto sviluppo dell’umanità; del senso stesso – e più alto – di definirsi “creature di Dio”. Troppo spesso infatti la nostra società, coi suoi ritmi disumani, tende a cancellare gli “ultimi” e a far emergere solo ed esclusivamente i “vincenti”, nonostante il Cristo abbia dedicato la maggior parte delle sue attenzioni proprio ai più deboli, operando miracoli persino di sabato e pagando perciò un tributo altissimo.

ll percorso di ri-creazione di famosi quadri sacri comprende così le tappe fondamentali della vita del Cristo, dall’Annunciazione fino alla Resurrezione, così da rappresentare un vero e proprio excursus religioso e filosofico, capace di offrire a chi guarda una gamma di emozioni e di impressioni variegata ecompleta. A tal fine, al progetto si è affiancato Leonardo Baldini, professionista da sempre impegnato nel mondo della disabilità e, proprio per questo motivo, scelto come fotografo della mostra. Il suo intervento darà vita e forma fotografica ai quadri d’origine, assieme a tutto lo staff di Stranemani International e al suo stesso ideatore, Adamo Antonacci, ma anche allo storico staff del Larione 10 al fine di creare un making of della mostra e un documentario incentrato proprio sullo speciale sentimento religioso che così spesso anima i ragazzi portatori di handicap.

Tutto ciò con la viva speranza di riuscire a indurre la comunità alla riflessione e al dibattito. Alla crescita in sintesi, di un nuovo e più acuto spirito critico e sociale.

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