"Vivere il Palio"

"Vivere il palio" era la mia volontà che mi ha spinto a Siena il 29 giugno scorso, nella giornata di preparazione al palio della Madonna di Provenzano.

Passando dal rione di San Marco, cuore della contrada della Chiocciola, vedo un tripudio di bandiere gialle e rosse, listato di blu, sono questi i colori  dei chiocciolini.

Ci dirigiamo in Piazza del Campo, passando per le vie colorate di una cittá in festa.

Stiamo per assistere alla "tratta", ovvero l'estrazione dei cavalli da assegnare ad ogni contrada. Tutti i contradaioli piano, piano riempiono la Piazza e davanti a loro le "autorità" delle contrade fra cui il "camerlengo" che viene salutato e incoraggiato da tutti.

Le chiarine suonate dai trombetti di palazzo, accolgono le autorità ed i capitani; vengono fatti entrare i 10 cavalli selezionati nelle griglie e piano piano cala il silenzio, la tensione sale. Un bimbo estrae uno ad uno i biglietti che il sindaco annuncia alla piazza, accolto da grida di gioia o delusione se il cavallo risulta più o meno favorito.  I contradaioli pregano, sperano che gli venga assegnato un cavallo competitivo. Continua la tratta e i cavalli estratti vengono "spuntati" sull'elenco di gara che gira fra gli spettatori; è il turno del cavallo n°7…il suo nome è Porto Alabe e viene assegnato alla contrada della Chiocciola!

La reazione è positiva e l'esultanza accoglie la creatura che prende subito la testa del nuovo corteo che parte dalla piazza fino al rione.

Adesso anche la Chiocciola ha il suo cavallo, Porto Alabe che viene portato all'interno della Cappella della Madonna del Rosario per la benedizione, poi lavato e infine una bella razione di cibo. Terminato il meritato pasto, può rilassarsi nella stalla, in vista delle prove della sera stessa, dei giorni successivi e soprattutto della gara del 2 luglio.

La giornata volge al termine e dopo la prima prova in piazza del campo…ogni contrada si riunisce nella propria societá  per una cena tutti insieme, parlando e commentando su ciò che è successo nella giornata, fra pronostici e speranze di vittoria.

Nei giorni successivi tutto torna alla normalitá, ogni contrada vede sfilare il proprio cavallo sul tufo, mattina e sera, provando ognuno una strategia propria, fino ad arrivare alle ore 18:45 di mercoledì 2 luglio.

Piazza del Campo viene aperta ed entriamo dall'unico accesso rimasto libero, vía Giovanni Dupré…i palchi  sono già gremiti da ore e pure i posti migliori vicino alla staccionata  sono già occupati da ore da tifosi e tanti fotografi pronti ad immortalare il momento migliore della corsa. La piazza è divisa per spicchi invisibili, ognuno composto dai contradaioli, io nella zona alta a destra di Fonte Gaia mi inserisco nella zona occupata dai chiocciolini.

Dopo la sfilata degli alfieri entra il carroccio trainato dai bovi maremmani.. al centro il "drappellone", una fantastica tela dipinta che solo il vincitore conquisterá e custodirà con cura nel proprio museo della contrada.

Momento propiziatorio e di buon auspicio è quando il carroccio percorre tutto l'anello di piazza salutato con lo sventolamento dei fazzoletti..

Dopo la sfida degli sbandieratori di ogni contrada a chi lancia più in alto la bandiera ci avviciniamo al momento del via.

Scoppia il mortaletto, escono le contrade dall'entrone e viene consegnato un "nerbo" a ciascun fantino che ora aspetta il delicato momento dell'ordine di partenza… sono quasi le ore 20 e la corsa  si appresta ad iniziare.

Il brusio e rumore della piazza inizia a scemare, scende un silenzio tombale degno di uno spettacolo al teatro, non vola una mosca, è un momento importantissimo. La voce dello mossiere è accolta con disfatta dai chiocciolini, perché la sorte ha voluto che il  cavallo Porto Alabe parta in 9^ posizione, ostica per chi vuol puntare alla vittoria del palio. Situazione ancora piu difficile dato che, la contrada nemica Tartuca, è in posizione "di rincorsa".

Dopo tre tentativi di partenza, finalmente i cavalli iniziano a percorrere i 3 giri della piazza. La gara la seguo sui volti delle persone attorno a me, capisco l'andamento dalle loro reazioni; la rabbia prevale, sale la delusione ad ogni giro che vede prevalere il cavallo Oppio della contrada del drago.

Gli scoppi del mortaletto alla fine del terzo giro danno fine alla corsa, i contradaioli del drago invadono festanti l'anello di tufo  e vanno a prendersi il palio. Il giubilo e l esultanza, sono le emozioni che ora catturo sui volti dei vincitori che portano in tripudio il loro fantino e il cavallo.

Canti, inni di gioia e di liberazione per una vittoria per anni seguita.

Tutto il corteo di bandiere, tamburi, contradaioli si dirige lentamente verso la chiesa di Provenzano, a cui é dedicato il Palio del 2 luglio, la festa é solo all'inizio... Giornate di festa si susseguiranno da ora per la contrada del drago.

 



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